Il finale della rassegna (P)assaggi di cinema, di cui avevo parlato qui, è stato all'insegna del miglior connubio film-cibo, grazie alla proiezione di Mangiare, bere, uomo, donna di Ang Lee che ogni gourmet conosce.
A promuovere l'iniziativa è la condotta Slow Food Valli Orobiche in collaborazione con Lab80, con la promessa di ripetere l'esperienza visto il successo.
Ieri sera, nella bellissima biblioteca civica di Treviglio, con il supporto logistico dell'associazione Immagine Sospesa, la splendida storia del cuoco di Taipei e delle sue figlie ha ribadito la centralità del cibo come strumento di comunicazione e relazione (perdonabile l'interruzione tecnica a metà del film, per problemi al dvd: fortuna che in biblioteca ce n'era un'altra copia!).
Tutta la rassegna è stata punteggiata da piccoli o grandi degustazioni in tema con le pellicole proiettate.
Così, al termine della visione, ci hanno invitati nel chiostro per l'assaggio di sushi (anche se la cultura gastronomica descritta nel film è di origini cinesi), accompagnato da birra giapponese o tè verde, a scelta.
Il makizushi era piuttosto gommoso - come mi era già capitato qui - ma questo succede quando viene preparato molto tempo prima e l'alga nori diventa elastica.
In compenso l'uramaki era veramente squisito, mentre il nigiri al gambero ha fatto da comprimario.
Al di là del piccolo assaggio, fa piacere registrare il pienone in sala e il successo di iniziative necessarie, come sempre si rivelano quelle di Slow Food e che speriamo si moltiplichino in provincia di Bergamo.
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