martedì 13 marzo 2012

Da Vittorio, la scuola (di cucina) è da riformare

In uno dei pochi templi italiani della ristorazione, Da Vittorio a Brusaporto - tre stelle Michelin dal 2010, iscritto ai Relais & Châteaux e ai locali storici d'Italia - da qualche anno è attiva una scuola di cucina organizzata in corsi monotematici.

Quello di ieri sera s'intitolava cucina veloce e m'incuriosiva molto l'accostamento chef di livello internazionale/piatti semplici e rapidi, poiché si sa che è un'accoppiata spesso rara e preziosa.

Così, anche per farmi un regalo di compleanno, alla modica cifra di 80 € - quando una cena delle serate a tema costa sui 100 - ho preso parte al corso con delle aspettative a tre stelle, due cappelli e due forchette.


Il corso si tiene a La Cantalupa, la mega struttura per ricevimenti per la quale la famiglia Cerea decise di trasferirsi fuori Bergamo: tra vialetti alberati, silenzio bucolico e piscina sinuosa, il prestigio è pienamente giustificato.

Siamo in ventisei, le sedie vestite di bianco sono già pronte, qualche tessera da compilare per dare il permesso di inviarci messaggi pubblicitari e finalmente mi siedo.

domenica 11 marzo 2012

Farfengo: Equin'Ozio al Sole

Sfogliando il depliant de Il Percorso del Gusto della Valle dell'Oglio, una rassegna sulla cucina tradizionale tra Bergamo, Brescia e Cremona, che dura ancora fino a tutto il 31 marzo 2012, mi sono imbattuto nella Trattoria del Sole di Farfengo che, tra ben 72 indirizzi, ha attirato la mia attenzione.

Perché Farfengo è una frazione di Borgo San Giacomo, nella bassa bresciana, proprio come Padernello che da paesino disabitato è diventato un vero e proprio polo enogastronomico di discreta qualità ma dai costi accessibili.

Così, diciamo per la proprietà transitiva, ho pensato che anche a Farfengo avrei mangiato bene e ho deciso di provare.


venerdì 2 marzo 2012

Non mi portare nel bosco (laghetto) di sera...


La prima missione esplorativa nell'ambito della Rassegna del gusto l'ho fatta ieri sera al ristorante pizzeria Bosco Laghetto di Sergnano (CR), un posto che meritava senz'altro una visita in primavera piena e di giorno.

Siamo in piena oasi del Parco del Serio, sulla sponda sinistra del fiume, nel lato nord della riserva naturale Palata Menasciutto.

Insomma, a natura stiamo messi bene, ma è buio e non posso goderne.

In un locale rustico, che sulle pareti reca le testimonianze di partecipazioni a varie eno-gastroiniziative, al tavolo per due vedo arrivarmi quel cestino di pane "vero".

La questione del pane in Lombardia non è da sottovalutare: invece dei soliti panini che cercano di reinventare l'impasto baguette, qui il pane è alto, ben alveolato, tagliato spesso, un pane che sicuramente mi fa sentire più a casa.