sabato 25 febbraio 2012

Lodigiano e dintorni: gusto a volontà

Segnalo con piacere l'iniziativa intitolata Rassegna del Gusto, dal 4 febbraio al 1 aprile 2012, che vede partecipare più di venti ristoranti della provincia di Lodi, con l'aggiunta di altri locali delle provincie limitrofe.

Il piatto forte dell'iniziativa è la possibilità di gustare le bontà lombarde con menù da 35 € bevande incluse.

Molti ristoranti, inoltre, offrono un'ulteriore riduzione del 10 % in giorni specifici della settimana.

Il tutto per promuovere cucina e servizio dei ristoranti del lodigiano, soprattutto per chi è in procinto di organizzare banchetti o altre iniziative festaiole.

Per le festività e le giornate speciali comprese nel periodo della rassegna, dal san Valentino appena trascorso alla Pasqua immediatamente successiva alla chiusura dell'evento, passando per la festa della donna, ogni locale propone trattamenti ad hoc.

Sul sito dell'iniziativa si possono consultare i menù di tutti i ristoranti che - a un primo sguardo - si presentano già con buoni livelli di complessità e articolazione.

Naturalmente, proverò di persona per poi venire a raccontare qui com'è andata.

Evviva il gusto!

mercoledì 22 febbraio 2012

Tutti pazzi per la pizza: al Galletto d'oro 2!

Mentre nella patria della pizza dilagano la tendenza modaiola de La notizia e quella dell'uomo solo al comando di Gino Sorbillo, a 800 km di distanza c'è qualcuno che sforna ogni giorno capolavori degni di figurare sotto il Vesuvio, con grande gaudio dei napoletani al nord come me.

Luigi Iorio Esposito, dopo aver aperto nel 1988 Il galletto d'oro a Mozzo, ha replicato due anni fa a Martinengo con Il galletto d'oro 2, e l'autoclonazione è riuscita perfettamente.

Questo maestro indiscusso della pizza, dall'aria un po' burbera - la prima volta che ci andai, venne a toglierci la bottiglia d'olio dal tavolo sentenziando sulla mia pizza l'olio non ci va, se no si fa troppo grassa e poi dite che è pesante! - ha collezionato premi prestigiosissimi con un prodotto che risponde perfettamente ai canoni classici della vera pizza napoletana.

Senza alcun timore per le contaminazioni, ha portato a trionfi altissimi la pizza bergamasca, con polenta, taleggio e cotechino, tanto per dirne una!

Veniamo ai fatti, altrimenti non ci capiamo.


La Studio Zeta - omaggio all'Angelotto, il mito degli amanti del liscio non solo della bergamasca ma di tutta la Lombardia - ha i funghi porcini e i pomodorini, oltre a un generoso strato di mozzarella e scamorza, ma vorrei porre l'attenzione sulla forma della pizza - diametro non spropositato e differenza evidente tra cornicione e sfoglia centrale - e sul colore che ne testimonia il perfetto grado di cottura.