sabato 28 marzo 2015
One Restaurant, the stars look down
Chicco Coria, al comando del One Restaurant, negli ultimi anni oltre ad affermarsi come chef si è distinto per la sua apertura alla cucina vegana, che gli è valsa anche il riconoscimento dei seguaci di questa filosofia alimentare.
E proprio lui è tra i principali promotori di TrentacinquEuro, l'iniziativa nella quale i ristoratori della provincia di Bergamo aprono le loro sale con menù creati per l'occasione alla cifra fissa di 35 €, numero distintivo della città orobica, visto che ne è il prefisso telefonico.
Quest'ultima edizione termina proprio ad aprile e, in vista dell'Expo, è all'insegna della valorizzazione delle tipicità bergamasche (ne ho parlato qui).
Se a tutto questo aggiungiamo che di Chicco Coria si parla in giro come de lo stellato non stellato, definizione a doppio taglio, perché quel non è di una ambiguità pesante, ne abbiamo abbastanza per andare a curiosare lì, a ridosso del viadotto autostradale di Dalmine.
La sala ben curata per fortuna cancella del tutto la cornice quasi extra urbana nonché extra brutta.
La scansione del menù è ritmata da calici di bianco Aleandri, che conserverà freschezza e levità col passare dei piatti, pur smarrendo per strada gli iniziali sentori aromatici e minerali.
Dalle stesse parole di Coria - a cui piace moltissimo passare per i tavoli a sincerarsi del gradimento dei suoi commensali - emerge la vocazione marina del suo ristorante, e i piatti sono pensati su questa scia.
Così, si comincia da una tartare di tonno corroborata da una seppia saltata, pomodori confit e mangiatutto, che si allinea alla delicatezza del vino nel bicchiere e che forse pecca di timidezza nei sapori.
È il turno dei paccheri con frutti di mare, cime di rapa e pomodoro, dove gli alti e i bassi si manifestano maggiormente.
Pasta cotta alla perfezione e pomodoro tirato con mestiere soddisfano, i molluschi e le cime di rapa - per sapore, consistenza e incisività - sono un po' come gli studenti che scaldano il banco, e il piatto rimane soprattutto una buona idea.
Il tema di questa nuova edizione di TrentacinquEuro è la valorizzazione della cucina bergamasca, con l'invito ai ristoratori a proporre ai clienti i Casonsèi alla bergamasca, utilizzando prodotti e ingredienti ben tracciati.
Così, giustamente definito intermezzo, arriva graditissimo questo piattino di casonsèi che danno nettamente ragione a chi ha avuto l'idea di farne il tema portante.
Pasta di grande finezza, ripieno che gioca tra dolcezza e sapidità, burro e formaggio che non fanno sentire alcuna mancanza, e il rapporto felice con il gusto è ristabilito in pieno.
Sarà l'effetto benefico dei casonsèi, ma qui l'ottovolante sale alla grande, con il piatto che stravince su tutti gli altri.
Una tagliata di pesce spada appoggiata a una crema di melanzane, con olive e cipolla caramellata, portata ben eseguita e un bel contrasto tra acido, dolce e sapido.
C'è anche il dessert, una sorta di flan che con fragole, gocce di crema e cialda croccante non manca di eccitare la vista, a mo' di tavolozza, sebbene i colori non siano del tutto armonizzati in un one painting.
Dice il proverbio: la reputazione annuncia l'uomo come l'odore la padella e, in questo caso, nella prova della padella si condensa la motivazione di quel non che separa il siderale dal desiderare.
E le stelle stanno a guardare...
One Restaurant
via Fra' Galgario 1
24044 Dalmine (BG)
tel. 035 370914
Chiuso Sab e Dom pranzo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento