domenica 11 novembre 2012

Ravioli a Fornovo? C'è Teresina

Prendi un matterello come questo, affidalo a mani sapienti che hanno imparato a forgiare bontà secondo la tradizione, fai accadere tutto questo a Fornovo S. Giovanni, e otterrai una delle gloriose paste ripiene più buone d'Italia: il raviolo.

Dei ravioli di Fornovo S. Giovanni ne ho già parlato qui, dopo la visita alla Trattoria S. Pietro, ripromettendomi di ristabilire una par condicio con l'altra trattoria che nel paese ha fama di casa d'eccellenza dei ravioli: la trattoria da Teresina.

In pieno centro del paese, con l'imponente chiesa davanti a benedirne le bontà, la trattoria da Teresina È LA trattoria, quel locale che una volta era facilmente distinguibile per almeno tre fattori:

  • locale di piccole dimensioni
  • cucina tradizionale e familiare, sia nei prodotti che nelle ricette
  • prezzi modici
Oggi invece vai in giro in posti che si autodefiniscono trattorie ma che sia in metri quadri, sia in menù e sia nel rapporto qualità-prezzo tentano solo di scimmiottare i ristoranti con un unico risultato: perdono identità, fanno una cucina inedita anche per loro stessi, e pretendono di far pagare 35-40 € a persona, bevande escluse, quando questo signore qua - che potrebbe permettersi di chiedere sempre cifre a molti zeri - a pranzo, tre volte la settimana, te ne fa pagare 30.

Poiché la trattoria da Teresina non ci pensa minimamente a snaturarsi, trovare posto è spesso un'impresa: come tutte le trattorie davvero tradizionali, lavora moltissimo con gruppi e comitive di amici di classe o colleghi, e le due stanze sono sempre attraversate da lunghe tavolate.

Dopo aver dato il consenso al Refosco dal peduncolo rosso di De Lorenzi, partiamo con due idee ben precise: i saporitissimi salumi e i fenomenali ravioli.


Sebbene la provincia di Bergamo sia una terra d'elezione per la produzione di salumi, più volte si resta delusi di fronte alle asfittiche fettine che hanno l'ardire di servirti.

Questi salumoni qua, invece, profumatissimi, non freddi, e soprattutto appena tagliati, sono una festa del corpo e dell'anima.

La coppa è soda, il salame, solo a misurarne il diametro con gli occhi, fa svenire, lardo e prosciutto dolci come solo le delizie sanno esserlo, tutto tagliato con uno spessore che esalta la consistenza.




Ad accompagnare i salumi, una generosa dose di insalata russa e un po' di sottaceti.



Dopo questo lauto antipasto, la sensazione fisica che sopraggiunge è altrettanto indicativa per capire se sei in una trattoria vera o ne ha solo il nome: poiché ci si sente già quasi sazi, e si è certi che i ravioli chiuderanno definitivamente il discorso-fame, da Teresina può ben fregiarsi del titolo di trattoria, sperando che continui a difenderlo a lungo.


Signore e signori, eccoli: i ravioli.

Di carne - qualche volta però si trovano anche di magro con ricotta e spinaci o erbette - ben forgiati, annaffiati in giusta misura di burro e già spolverati di Grana Padano che comunque andrà aggiunto nei piatti.

A proposito di piatti, questo è il vassoio per due, con il quale in realtà si ottengono almeno quattro porzioni normali, se può esistere questo concetto.

Nell'altro post - quello sui loro rivali della trattoria S. Pietro - ho ammesso di preferire a questi ravioli quelli dell'altro locale.

Lo ribadisco ma tengo a precisare che è una pura questione di gusto personale e non ha a che fare col giudizio di qualità: stiamo comunque parlando di un prodotto di altissima levatura, fatto a mano e la cui bontà è talmente riconosciuta che i ravioli vengono a comprarli anche gli altri ristoratori.

Ciò detto, mi pongo la domanda e mi rispondo: perché mi piacciono di più gli altri?


Il raviolo di Teresina è nel complesso più delicato, sia per la quantità del condimento, sia per il punto di cottura del burro versato - ancora piuttosto chiaro - sia per lo spessore della pasta, più sottile, che per la dimensione stessa del raviolo: non ci sono eccessi di pasta rispetto al quadrotto del ripieno.

Per converso - come si può vedere dal colore e come si sente dalla consistenza - la pasta del raviolo di Teresina è molto più ricca di uova, resta tesa, laddove l'altra tenderebbe ad ammosciarsi se non fosse incredibilmente spessa.

In pratica, l'altro raviolo a me da sensazioni più grossolane ma proprio per questo più intense.

Questo raviolo ha un grado di raffinatezza superiore, in ogni aspetto.

Quel che è certo è il primato assoluto di Fornovo S. Giovanni in fatto di ravioli, per quanto riguarda almeno tutta la bassa bergamasca.

Se proprio vogliamo aggiungere altri particolari a questa disfida del raviolo, diciamo anche che la trattoria S. Pietro sceglie di stare sul raviolo e su altre due o tre cose al massimo, mentre da Teresina si possono assaggiare gnocchi o tagliatelle con ragù, polenta soda sul tagliere, una quantità di arrosti - come lo spinacino - e stufati o una mitica cassoeula che però va mangiata come piatto unico altrimenti si scoppia, per non parlare dei formaggi.


Poiché siamo in trattoria, non è raro che vi propongano semifreddi e crostate fatte in casa, come questa alle prugne, o - in periodo festivo - panettoni o pandori accompagnati da zabaione al mascarpone, giusto per chiudere in leggerezza.

Con caffè e amaro ci attestiamo a 47 € in due, il costo dei ravioli è davvero irrisorio, 6 € la porzione appena.

Un luogo da difendere, una trattoria da provare e in cui tornare più volte, quando la schiettezza va a braccetto con la qualità.

Trattoria Da Teresina
Piazza S. Giovanni 5
24040 - Fornovo S. Giovanni (BG)
tel. 0363 57117

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