Un territorio unico, innanzitutto perché crocevia di ben tre province, Bergamo, Brescia e Cremona, delle quali condensa le migliori vocazioni agro-alimentari e vinicole, tenendosi ben distante dagli episodi di sviluppo pseudo-industrial-imprenditoriale che hanno fatto scempio e martirio della più grande e importante pianura europea, quella padana.
Torre Pallavicina dunque, la cui giunta è diretta da Antonio Marchetti Lamera, artista prestato al senso civico, secondo la sua auto-definizione, affiancato in quest'occasione dal presidente dell'ente Parco Oglio Nord Giuseppe Colombi, per l'apertura dell'evento, alla quale ha fatto seguito una sfilza di interventi di ormai ex esponenti della giunta regionale lombarda sui quali però facciamo calare il dovuto silenzio per dedicarci alla parte virtuosa della manifestazione.
Progetto-cardine di quest'edizione è il disciplinare per la produzione del miele del Parco dell'Oglio Nord, per il quale è stato creato un marchio apposito, al quale aderiscono per adesso tre produttori, Gozzini, Mombelli e Troni, e che sta allargando il novero degli apicoltori aderenti.
Il presidente Colombi ha voluto anche ricordare come ancora una volta l'ente parco abbia stipulato convenzioni con i ristoratori della valle per la manifestazione biennale Percorso del Gusto, con ben sessantasei locali pronti a far gustare la cucina del territorio a prezzi accessibili, dando un notevole contributo nel consolidare la forte vocazione turistica della zona.
Ma c'era anche un ospite importante, pur se non in carne e ossa, ma in Marzemino appassito su graticci, cioè il passito Montenetto di Brescia IGT della San Michele-Maddalena che ha vinto come miglior vino dolce ad Autochtona 2012, portando alla Lombardia per il terzo anno consecutivo il riconoscimento.
La splendida mattinata si è conclusa con un rinfresco strabiliante, merito della cucina del Molino di Basso e dei prodotti d'eccellenza presentati alla rassegna, visitabile ancora fino a tutto domani, 25 novembre (e si vocifera la presenza del bollito!).
Tra i salumi dei fratelli Marinoni e la caciotta e il primosale dei fratelli Platto dell'azienda La Rocca entrambi di Soncino, passando per le trote di Salmontrutta Erede Rossi, dal gorgonzola del caseificio Campiotti di Ludriano di Roccafranca e le marmellate di Rosa Solzi di Pontevico a quella di more della Fondazione Sagittaria, usata per la crostata, dalla farina di Quarantino e quella Zammarchi per la polenta e le torte, con l'accompagnamento del Sarai e del 1884 di San Michele-Maddalena e dei vini Lazzari, la festa è stata generosa e foriera di grandi fortune per le eccellenze, i saperi e i sapori della valle dell'Oglio.
Il rinfresco del Molino di Basso
Lonzino, pancetta, cotechino e salame Marinoni di Soncino
Caciotta e primo sale La Rocca dei fratelli Platto di Soncino
Le trote di Salmontrutta Erede Rossi
Il gorgonzola Campiotti di Ludriano di Roccafranca
Le marmellate di Rosa Solzi di Pontevico
Il miele del parco dell'Oglio
La polenta di farina di Quarantino
La torta gialla, la sbrisolona e la crostata
Il Sarai e il 1884 di San Michele-Maddalena
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