domenica 15 giugno 2014
Gli spaghetti come Dio comanda: omaggio a Frank Rizzuti
Ogni tanto viene voglia di fare le cose come Dio comanda.
E in questa estate bergamasca che si scopre temporalesca, mi viene in mente che anche Dio, per fare gli spaghetti al pomodoro come lui stesso dovrebbe comandare, ha voluto chiamare accanto a sé Frank Rizzuti per insegnargli come si fa.
Questa è la domenica nella quale penso a come sarebbe stato bello andare a conoscerlo, indipendentemente dal riconoscimento della Michelin avuto pochissimo tempo prima di lasciare questo mondo.
Basilicata - come la mia Campania e tutto il Sud - vuol dire terra di sincerità, nella quale è più bravo a cucinare chi si sporca le mani con la storia della gastronomia locale, anche con le pagine più scure.
Penso alla prima sua ricetta incrociata sul web, che fece da Galeotto per me nei suoi confronti, addirittura un'acquasale, roba che i contadini del secolo scorso sfruttati e sotto - ma proprio sotto - pagati mangiavano per non sbattere a terra dalla fatica, intingendo il pane nero - e quando dico nero, intendo dire proprio black - in approssimate brodaglie per tirare a campare ancora un altro giorno.
Poi, un suo commento in cui rivela che lui lo spaghetto al pomodoro lo fa senza l'aglio soffritto di partenza, ma facendo asciugare - non del tutto, si raccomanda - i San Marzano e completando la cottura della pasta in padella.
Dev'essere stato lì che Dio, come tutti noi che leggemmo quella sua idea, così semplice, pulita e precisa come una stoccata, capì che neanche Lui avrebbe potuto fare uno spaghetto al pomodoro di divina fattura, anche leggendo e rileggendo la ricetta.
Come può essere, si sarà domandato, che una trovata così geniale non è venuta a me che so già tutto?
E come può essere, si sono detti tutti quelli che in un modo o nell'altro hanno sentito l'unico sentimento possibile verso quest'uomo, l'amore, che si debba subire una simile prova dell'ingiustizia di questa vita?
E come può essere, indegnamente chiudo io, che abbia aspettato così tanto, da quando ne ho letto, a fare questi inarrivabili spaghetti, così come ha insegnato Frank Rizzuti?
Gli spaghetti al pomodoro di Frank Rizzuti
Ingredienti:
80 g. di spaghetti
200 g. di pomodori San Marzano Dop
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale
basilico
Il San Marzano Dop è veramente insostituibile, per fare questo piatto.
Quelli di Dani Coop sono una certezza.
Mentre porti a bollore 2 litri d'acqua, metti i San Marzano in padella ad asciugare, avendo cura di lasciare un accenno di fondo liquido che asciugherai definitivamente saltandoci la pasta.
Aggiungi all'acqua un cucchiaino e mezzo di sale grosso e una volta sciolto cala gli spaghetti e falli andare per due minuti a fuoco medio, muovendoli con delicatezza.
Allo scadere dei due minuti spegni, copri e lascia in infusione per altri cinque o sei minuti.
Quando il pomodoro è asciugato al punto giusto spegni e aggiungi una spruzzata di sale, lo spicchio d'aglio schiacciato e una parte del basilico spezzettato.
Passati i minuti d'infusione della pasta, togli l'aglio, versa gli spaghetti nel sugo e fai asciugare a fuoco vivo, aggiungendo olio per mantecare ancora un minuto.
Nel piatto, altro olio e basilico a tuo piacere.
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