domenica 30 dicembre 2018

Spirito di Vite 2018: grandi distillerie al traguardo


Proprio come il più bello dei regali per le festività di Natale e fine anno, Spirito di Vite 2018, il concorso nazionale sui distillati, ci ha regalato una prima fila di distillerie e produttori che con la loro maestria hanno saputo dimostrare che cosa vuol dire produrre grappe e acqueviti di pregio assoluto.

Ci eravamo già visti il 27 novembre nella sede ADID di Bergamo, la storica trattoria Falconi, ospitati dal patron Marco - delegato provinciale - e dal presidente Cristiano Comotti, assieme a tanti rappresentanti del mondo dell'enogastronomia, della comunicazione e ai degustatori ufficiali ADID per affrontare la godibilissima impresa di degustare i campioni di distillati in gara, tutti di incredibile qualità, dai quali selezionare coloro che si sarebbero distinti per inarrivabile eccellenza.

domenica 9 dicembre 2018

La Taverna di Arlecchino: il territorio, secondo Franco Moretti


Arrivare a Oneta in una sera alle porte dell'inverno, col freddo che attanaglia, per andare a rifugiarsi in una taverna calda - non solo metaforicamente - sui cui tavoli arriveranno piatti corroboranti che sono perfetta espressione del territorio è qualcosa che va ben oltre il semplice "andare a cena fuori".

La Taverna di Arlecchino di Franco Moretti, infatti, è come un nodo che stringe attorno a sé i fili di percorsi storici che dalla gastronomia slittano nella vera e propria storia sociale nonché in quella dell'arte figurativa e performativa.

Nel piccolo borgo di Oneta, frazione di San Giovanni Bianco, si celano le tracce di una vicenda rivelatasi poi determinante per lo sviluppo della Commedia dell'Arte e del teatro europeo.

domenica 18 novembre 2018

Spirito di Vite: da Falconi arriva la terza edizione


Tra brandy e grappe, giovani e invecchiate, aromatiche e affinate, il concorso Spirito di Vite, promosso da ADID Bergamo e dall'instancabile Marco Falconi, sta arrivando per la terza volta nella trattoria di Ponteranica - sede dell'associazione - per rendere onore ai distillati di tutt'Italia e farli conoscere per ciò che realmente rappresentano: prodotti che valorizzano il legame tra la terra e l'uomo.

L'appuntamento per la serata di degustazione da parte della commissione è fissato per il 27 novembre, e da lì si passerà alle premiazioni sotto i riflettori di GourmArte 2018, dal 1 al 3 dicembre alla Fiera di Bergamo.

martedì 6 novembre 2018

A Zanica, gli stimmi miracolosi di Gabriele Belletti


I fiori sono enormi, molto più grandi di come si possa immaginare, e Gabriele - che quei fiori li ha fatti nascere - aiuta il sole a irradiarli con la soddisfazione dei suoi occhi.

A Zanica, dove la pianura bergamasca si abbassa e la terra si fa sabbiosa per l'influenza del Serio, tra una pista dove atterrano e decollano di continuo aerei per voli a buon mercato e uno shopping center da 200 negozi con una multisala e una fiumana impazzita di gente, sta avvenendo un miracolo che affonda le sue radici nel mito, antico come l'eternità ma dalla vita fugace: la fioritura dello zafferano.

Lo Zafferano del Portichetto - questo è il nome che Gabriele Belletti ha scelto per la sua creatura - è qualcosa di più del classico sogno divenuto realtà, e nello stesso tempo qualcosa di più semplice: è la scelta di un ragazzo che, nel bel mezzo dei suoi studi superiori di agraria, ad appena quindici anni, decide di rimboccarsi le maniche e mettere tutti i suoi sforzi in un rettangolo di terreno per centinaia di ore di lavoro e cura, pur di far nascere uno zafferano purissimo e di qualità superiore.

sabato 15 settembre 2018

A tavola con il mastro birraio: da Falconi arriva Giovanni Rodolfi e la birra San Biagio


Si dice che chi birra sa fare, Dio l'aiuta a campare, e non lo si dice dall'altro ieri, ma almeno da quattro secoli, visto che a farlo dire a uno dei suoi personaggi fu l'immenso William Shakespeare ne I due gentiluomini di Verona.

Saltando ai nostri tempi - anzi, esattamente nel futuro, e cioè a martedì 25 settembre 2018 - altri due gentiluomini hanno avuto la spumeggiante idea di approntare una serata con protagonisti assoluti proprio la birra e l'artigiano così ben voluto dal Padreterno.

Il primo dei due gentiluomini è Marco Falconi, che ormai detta il passo alla grande in fatto di eventi gastronomici qui nella bergamasca; l'altro invece è Giovanni Rodolfi, mastro birraio dai natali orobici che nell'antico monastero di San Biagio, vicino a Nocera Umbra, ha riscoperto e sviluppato la sapienza brassicola benedettina e dato vita una delle migliori birre artigianali d'Italia, la birra San Biagio.

venerdì 31 agosto 2018

Il ritorno dei fratelli Moccia, e Lurano diventa Mare Chiaro


Una serata di gioia, di festa, di gusto, quella per l'inaugurazione della trattoria pizzeria Mare Chiaro, a Lurano, dalla quale ripartono i fratelli Francesco e Marco Moccia.

La gioia di rivederli, per me che li ho seguiti passo passo nelle loro esperienze bergamasche, è immensa, e ciò che la rende ancora più viva è che non è solo mia, ma di centinaia di persone che ieri sera, 30 agosto 2018, sono accorse a salutarli e ad applaudire il loro desiderato ritorno in terra orobica.

mercoledì 29 agosto 2018

Falconi e Nasti: delizie a quattro mani da Tallarini


Se è vero che sono i grandi ingredienti a fare grande una ricetta, allora si può comprendere il carattere strepitoso della Degustazione a 4 mani di lunedì 27 agosto a Gandosso.

La grande cucina della trattoria Falconi, le pizze magistrali di Nasti, nella cornice ammaliante del Fontanile assieme ai vini di Tallarini si sono amalgamati come componenti di un piatto sublime, in una serata di grande qualità che ha confermato, promesso e rivelato la professionalità, l'arte e il pregio delle persone, delle idee e dei prodotti di questo evento.

lunedì 6 agosto 2018

A Sarnico, un desiderio chiamato Tram

In una sua famosa e riuscita greguerìa, Ramòn Gòmez de la Serna afferma che il tram approfitta delle curve per piangere.

L'immagine è potente, e personifica nel mezzo di trasporto vecchio per antonomasia movenze e atteggiamenti del cuore immalinconito e calante.

Non nascondo che il valore evocativo del tram, del termine stesso, ha un effetto trascinante per me, e mi riporta a quando nella via di casa ancora pendevano i vecchi fili che permettevano al cavallo sulle rotaie di fare tragitti lunghissimi e che oggi riterrei impossibili da compiere.

Questa associazione immediata tra il tram e il passato, cristallizzato e museale, indubbiamente condiziona la mia capacità di immaginare un tram contemporaneo, che non strida con il mondo attuale, e che quindi non pianga curvando.

Anche da Bergamo il tram partiva e arrivato a Trescore - me lo immagino ansante e sbuffante - proseguiva per l'ultimo straziante sforzo fino a Sarnico, dove la stazione di capolinea lo accoglieva a riposo, prima di rifare a ritroso tutta la strada per il capoluogo orobico.

Nel 1951 la stazione fu dotata di un punto di ristoro le cui redini passarono nelle mani della famiglia Plebani, la stessa che dopo circa vent'anni fondò l'azienda vitivinicola Il Calepino, proprio sulla stessa salita che il tram guadagnava per risalire dal Sebino e ritornare nella bergamasca.

Nacque così il ristorante Al Tram, che ancora oggi domina il lungo lago di Sarnico, dopo sessantasette anni cominciati quando già il tram - quello per trasportare - sembrava destinato a tramontare, e la modernità si faceva largo a tutto spiano.

Ai sessantasette anni di cucina vanno affiancati ovviamente i quarantasei di vinificazione de Il Calepino, e le due realtà ancora oggi resistono a ridosso del Sebino, in un mondo che ormai modifica i binari prima ancora di finire di tracciarli.

Il locale stesso - che è già stato riconosciuto come storico dalla regione quasi dieci anni fa - è in ristrutturazione, e dal cantiere si capisce che si tratta di un restauro impegnativo nel quale la famiglia Plebani ha profuso grandi energie, affinché il ristorante possa continuare a recitare un ruolo trainante - è il caso di dirlo - pur conservando la memoria di sé stesso, senza limitarsi a vivacchiarci sopra.

Una sfida non facile, perché vi è in gioco l'identità stessa del Tram di fronte al bivio che da una parte conduce a un'obsolescenza inadeguata ai tempi e dall'altra a una decisa marcia verso un domani vincente.

Nel frattempo, con un agosto 2018 partito con grande cattiveria, la sponda di Sarnico risulta afosa e umida, mentre quella ventilata di Paratico di fronte sembra quasi farle marameo per dispetto.

venerdì 8 giugno 2018

Champagne in trattoria: la cucina di Falconi si beve la Francia


Se è vero che uno dei più grandi pregi dello champagne è la sua capacità di dialogare con quasi ogni piatto di ogni cucina, è altrettanto vero che il grande vino francese richiama di solito nel suo campo d'attrazione una cucina e degli ingredienti raffinati e ricercati.

Per questo - ma non solo - la serata Gli champagne in trattoria: la cucina di Falconi si beve la Francia è ancor più riuscita in un matrimonio originale e felice tra la cucina della storica trattoria di Ponteranica e le bollicine della C4you.

Marco e Giorgio Falconi rispettivamente in sala e ai fornelli hanno creato il terreno adatto all'entrata in scena degli champagne portati da Silverio Vitali, in un dialogo esaltante tra piatti e calici di qualità, proprio per questo presentati con una semplicità tale da essere di per sé elegante.

Uno scambio, quello tra la Trattoria Falconi e la ChampagneForYou basato sull'autenticità, un concetto che i Falconi ormai incarnano ma che anima anche l'iniziativa e la ricerca di Silverio Vitali, che ha voluto condividere la sua conoscenza di alcune piccole maisons di recoltant che preservano, nei loro pochi ettari lavorati in famiglia, con bassissimi dosaggi e procedure biologiche e biodinamiche - un modo di fare champagne ancorato alla natura, ai ritmi della terra, delle stagioni, con protagoniste le vigne prima che le etichette, un vino insomma fatto con passione e da persone vere.

giovedì 31 maggio 2018

Bollicine in trattoria: da Falconi, tra ricercate Maisons e altre sorprese spumeggianti

Cosa potrebbe succedere se si facessero reagire insieme la semplicità di una cucina di trattoria con la ricercatezza di una maison de champagne?

Da veri alchimisti della sorpresa, Marco e Giorgio Falconi ne hanno pensata e fatta un'altra delle loro, e per mercoledì 6 giugno hanno pronta la risposta, con la serata-evento Gli Champagne in trattoria.

domenica 25 marzo 2018

Al Galletto d'Oro: trent'anni, e lo sguardo sul domani


Questa splendida immagine in bianco e nero è illuminata dal viso radioso di Luigi Iorio Esposito che a Palosco nel 1969 infornava le sue prime pizze orobiche, nello stesso felice momento in cui conobbe la sua futura moglie, con la quale partì la sua carriera di pizzaiolo magistrale.

Forse nemmeno lui in quel momento avrà immaginato che in quella stessa terra avrebbe dato vita, nel 1988, alla pizzeria napoletana per eccellenza della provincia di Bergamo degli ultimi trent'anni, alla guida della quale avrebbe raccolto premi e riconoscimenti prestigiosi e meritati.

Per questo, sua figlia Barbara con il genero Nicola, venerdì 23 marzo hanno aperto i festeggiamenti per questi primi trent'anni del Galletto d'Oro, nella loro sede di Montello, e tale è stata la risposta degli affezionati clienti e amici da far protrarre i festeggiamenti per tutto il fine settimana.

C'è un orgoglio solido negli occhi e nel cuore di Barbara e di Nicola, che parte dall'amore granitico per il padre e si traduce in una dedizione al lavoro, anch'essa ereditata da don Luigi, capace di portare le sue pizzerie di Mozzo e di Martinengo a un vertice ancora oggi ineguagliato e che giustamente figlia e genero sono intenzionati a onorare e mantenere.

Trattoria Visconti, il baluardo dei casoncelli


Ogni martedì, dietro queste mura, sapienti mani femminili celebrano un rito che ogni amante della buona cucina dovrebbe a giusta ragione considerare sacro: la preparazione dei casoncelli.

In realtà, qui ad Ambivere si dice carunsei, ma è la sostanza che conta, soprattutto quando parliamo della Trattoria Visconti e di una ricetta pressoché secolare, che ha viaggiato fino a noi attraverso tre passaggi generazionali, in procinto di imboccare il quarto.


Infatti, è nel 1932 che Leone Visconti rilevò la casa dove chi doveva incamminarsi per la Valle San Martino o da lì scendere verso Bergamo poteva rilassarsi con un bicchiere di vino e un tiro di bocce, per dare il via a una storia di cucina e famiglia giunta intatta a noi, dopo più di ottant'anni.

Ma il via più importante lo diede sua moglie Adelina, istituendo il rituale di preparazione dei casoncelli, al quale prendevano parte altre donne del parentado, sulle stesse sedie e gli stessi tavoli di un'altra grande cerimonia tipica della bergamasca, fino alla metà del secolo scorso, quella della lavorazione dei bachi da seta.

Se nei primi anni la preparazione era legata alla festività della Madonna a settembre, fu a partire dal boom e dalla crescente richiesta degli ospiti della trattoria che Adelina prima, e sua nuora Ida poi, fissarono il martedì come giorno canonico di preparazione del piatto, giorno che ancora adesso vede Fiorella Visconti dirigere il rituale, oltre a occuparsi della gestione della trattoria che oggi è sinonimo di qualità e prestigio.

mercoledì 21 marzo 2018

La terza vita dell'Einmaß alla Torre di Costa di Mezzate

C'è chi sogna, c'è chi realizza il proprio sogno, e c'è chi dopo averlo realizzato continua a sognarne e realizzarne altri.

Si può riassumere così la parabola ascendente di Andrea Ambrosini e del suo Einmaß birreria con cucina che da poche settimane ha rivisto la luce per la terza volta nella splendida cornice della Torre a Costa di Mezzate, con la voglia di diventare un vero punto di riferimento per gli amanti della birra in tutta la bergamasca e di tutti coloro che amano l'incantevole borgo di Costa.

Da un viaggio a Kulmbach alla settimana della birra, nel 1999, dal quale nacque l'idea del nome, fino all'approdo alla Torre nel febbraio 2018, i sogni di Andrea e di chi lo ha affiancato e lo affianca ancora oggi presero corpo nel 2000 a Torre De' Roveri, rinvigorendosi poi nel 2007 - dopo una pausa di tre anni - nella nuova location di Montello, fucina di sperimentazioni, riconoscimenti, premi e soprattutto fama e apprezzamento di quel pubblico che poi ha affollato all'inverosimile sia la serata finale nella vecchia sede che la festa inaugurale a Costa il 27 febbraio scorso, un pubblico pronto a sedersi ai tavoli del nuovo Einmaß anche per questa sua terza e promettente vita.

venerdì 2 marzo 2018

A Montello, grande festa per i trent'anni del Galletto d'Oro

La maggior parte dei bergamaschi di città e provincia, alla richiesta di nominare una pizzeria capace di sfornare pizze veraci napoletane, non esiterebbe un attimo nel pronunciare un nome: Galletto d'Oro.

Fu con questa insegna, infatti, che Luigi Iorio Esposito, nel marzo del 1988 si trasferì da Siracusa a Mozzo per aprire quella che ben presto diventò LA pizzeria napoletana per eccellenza del territorio orobico, e dare il via a una storia fatta di pizze pluripremiate e file interminabili di gente ansiosa di sedere ai suoi tavoli e gustare le sue opere.

Doveroso quindi, da parte di Barbara sua figlia, festeggiare questi trent'anni con una grande festa che si terrà il 23 marzo Al Galletto d'Oro a Montello, dove l'arte bianca del padre continua a vivere grazie all'amore di lei e al sostegno del genero di don Luigi, Nicola, pronti ad accogliere chi ha amato le pizze sfornate a Mozzo prima e a Martinengo poi, assieme a chi vorrà conoscere di più di questa splendida storia fatta di amore per una professione che è anche e soprattutto arte, come di recente ha ratificato l'Unesco con il riconoscimento di patrimonio immateriale all'arte tradizionale dei pizzaiuoli napoletani.

domenica 25 febbraio 2018

Trattoria Falconi, le radici a cui tornare

Sono orgogliosi, alla Trattoria Falconi, e ne hanno tutte le ragioni: dall'estate scorsa infatti, grazie a un oculato restyling, lo storico locale di Ponteranica ha reso ancor più evidente la sua posizione nel novero della ristorazione di tutta la provincia di Bergamo, ovvero di regno assoluto delle carni.

Il nuovo e strabiliante frigo-vetrina focalizza gli sguardi di tutti gli ospiti, e provoca la più classica delle salivazioni pavloviane che ben prelude a ogni assaggio.

La "gioielleria", come gli stessi Marco e Giorgio Falconi lo chiamano, espone floride sezioni di podolica, marchigiana, maremmana, romagnola e chianina, ovvero le cinque razze autoctone italiane, che all'interno della magica vetrina frollano lentamente per mesi e mesi, sublimandosi in una leccornia unica, irripetibile e introvabile, per cui il significato metaforico della gioielleria non è poi così lontano da quello letterale.

domenica 4 febbraio 2018

Da Falconi con ADID: tutto sulle acquaviti



Gli appassionati di distillati, qui in provincia di Bergamo, non possono di certo sentirsi abbandonati: per loro non mancano mai le cure attente e le proposte allettanti della Trattoria Falconi, sede provinciale dell'ADID, che Marco Falconi stesso - in qualità di delegato dell'associazione - si fa carico di organizzare, ospitare e rendere irrinunciabili per chi ama il mondo delle acquaviti e delle storie che si dipanano dietro la loro preparazione.


Così la storica trattoria di Ponteranica aprirà le sue porte al corso per degustatore di acquaviti che in sei tappe, tra febbraio e marzo, si propone due obiettivi importanti per professionalità e senso civico: da una parte far acquisire ai partecipanti le conoscenze e le competenze per comprendere ogni sfumatura delle acquaviti, dall'altra concorrere a sviluppare piena consapevolezza sul consumo attento dell'alcool, abbracciandone i piaceri ed evitandone i pericoli.