Nel 1905, Alfredo Panzini - romanziere di successo e Accademico d'Italia - sottolineò che con La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene Pellegrino Artusi era riuscito in uno dei miracoli ai quali ambiscono gli scrittori, ossia identificare libro e nome, tanto che ancora oggi il mitico manuale della cucina italiana è denominato l'Artusi.
Chi si occupa di cucina - dagli appassionati ai grandi cuochi - conosce il carattere imprescindibile del libro dello scrittore di Forlimpopoli, capace di costruire un mosaico coerente le cui tessere sono le innumerevoli ricette delle tradizioni regionali italiane.
In omaggio a questo monumento della cucina italiana - che si può dire tale proprio grazie all'Artusi - e persino della letteratura - il libro viaggiò al ritmo di una riedizione all'anno nei primi trent'anni dall'uscita - giovedì 6 aprile, Marco e Giorgio Falconi promuovono presso la loro trattoria una Cena d'altri tempi; i piatti della tradizione e le ricette di Pellegrino Artusi.
giovedì 30 marzo 2017
domenica 26 marzo 2017
Al Carroponte, le ragioni di un successo annunciato
Ho provato a contare i riconoscimenti che Oscar Mazzoleni e il suo Carroponte hanno incamerato in questi ultimi mesi, e non è stato semplicissimo.
Dalla fine dell'autunno scorso fino a poche settimane fa gli sono arrivati il premio Vite Colte della Guida Espresso, il titolo di miglior bistrot dell'anno dal Gambero Rosso, la Corona Radiosa della guida Gatti-Massobrio, la Buona Cucina del Touring, nonché il titolo personale per Oscar di Chevalier de Champagne dell'Ordre de Coteaux.
Ma la sfilza di soddisfazioni non mi stupisce, visto che sei mesi fa ero andato a dirglielo di persona che secondo me, nel 2016 che stava terminando, Al Carroponte era stato nettamente una spanna su tutti e che il suo obiettivo - ossia portare il suo enobistrò nel novero delle Krug Ambassades - sarebbe senz'altro stato raggiunto nel 2017.
E quando ho reincontrato Oscar per caso, abbiamo scherzato sul fatto che la mia affermazione gli avesse portato fortuna, visto il bottino di cui avrebbe fatto incetta di lì a poco.
Ora, che esista la capacità di portare fortuna ci credo poco e ci scherzo soltanto, ma sta di fatto che sabato 18 sono andato a trovarlo e a godermi le sue attenzioni di eccellente maitre e sommelier per un pranzo speciale con la mia compagna, e neanche tre giorni dopo la maison Krug ha effettivamente assegnato al Carroponte il titolo agognato.
A questo punto, Oscar mi riserverà sempre un tavolo, immagino.
Vado adesso oltre lo scherzo, e vengo invece al dunque, un po' per ribadire quanto già detto nel precedente post, e un po' per aggiungere alcuni dettagli nei quali si celano, a mio parere, le ragioni di questo successo annunciato.
giovedì 16 marzo 2017
Sapore e stupore all'Hostaria del San Lorenzo
Tra il passato che ti risucchia vertiginoso e il gusto dei piatti che ti eleva raffinato si distende l'esperienza di entrare, sedersi ed esplorare l'Hostaria del Relais San Lorenzo.
In piena Bergamo Alta, ma sarebbe più corretto dire Berg-heim, il toponimo celtico-germanico col quale da quasi tre millenni si appella la zona, l'altezza non è solo quella dei colli sui quali l'uomo scelse di risiedere, ma diventa oggi la qualità di una cucina che coniuga ricerca e sostanza, tecnica e solidità, inventiva e gusto.
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