Il sorriso col quale Lello Surace mi ringrazia e mi saluta, quando mi presento e mi congedo, svela una inaspettata tenerezza, a confronto col volto concentrato di un attimo prima, preso a muovere le fila di camerieri e tavoli che vanno a riempirsi.
È una storia fatta di date, quella che sto per raccontare, di anni che si sommano e segnano l'importanza che questo locale, il ristorante pizzeria Mattozzi a piazza Carità, e la famiglia Surace che lo anima, rivestono nel destino della pizza napoletana e che non hanno intenzione di delegare a nessuno.
Si parte dal 1833, quando tale Antonio La Vecchia apre il locale col nome de Le stanze di piazza Carità, che per la posizione e il momento felice diventa un luogo d'attrazione significativo, restando tale anche nei successivi passaggi di proprietà.
Doveroso poi citare Luigi Mattozzi che vent'anni dopo diede il via alla propria dinastia di pizzaioli, disseminando i suoi figli in giro per Napoli con altrettante pizzerie.
Il più ardito dei suoi figli, Gennaro, fece il grande passo di acquistare nel 1924 proprio quelle che erano state le stanze di Piazza Carità, e così vide la luce l'attuale Mattozzi, sebbene le chiavi subissero altri passaggi di mano.
Gennaro, infatti, non avendo eredi, si affrettò a cedere poco prima di morire, nel 1958, ma le vicissitudini del locale continuarono finché circa un anno dopo Alfredo Surace - già direttore di sala presso la famiglia Mattozzi - se ne appropriò assegnando un cognome che resiste da più di mezzo secolo a piazza Carità.
Ma la storia non termina qui, perché il figlio di Alfredo, Lello, nel 1984 sancisce una santa alleanza con i Pace e altri pizzaioli rinomati, costituendo l'Associazione Verace Pizza Napoletana che promuove, valorizza e soprattutto difende la pizza, presentando dopo vent'anni un vero e proprio disciplinare STG.
Un condensato di 182 anni di storia gastronomica si respira ancora oggi ai tavoli di questo locale al quale giustamente Alfredo prima, Lello poi e oggi Paolo Surace, suo figlio, non hanno intenzione di cambiare nome, perché la natura e il senso sono ancora quelli originari, così come il modo di fare la pizza, basato sulla conoscenza della tradizione e sull'esperienza diretta nel campo.
La marinara delizia con la sua essenzialità, i colori sono accesi e il profumo di pane e origano azzera lo scorrere del tempo.
La sofficità della pasta è una carezza ai sensi, e quando sbirci il bordo del taglio puoi scoprire il segreto dell'arte dei pizzaioli veri in queste gallerie di alveoli.
Arriva anche la margherita, assieme alla febbre del calcio per la partita appena cominciata, e non sai se sono più i turisti che a frotte invadono ogni tavolo o i tifosi che sognano di abbinare pizza e gol, il rosso il bianco e il verde della margherita con l'azzurro del cielo e della maglia.
E se nel titolo abbiamo giocato con le rime, chiudere allo stesso modo è quasi un obbligo: la pizza verace di Lello e Paolo Surace ci piace.
Ristorante Pizzeria Mattozzi
Piazza Carità 2
80134 Napoli
tel. 081 5524322
Sempre aperto
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