venerdì 25 gennaio 2013

Groupon Adventures: da Rossovino vince la carne argentina


Sebbene la bottigliona dipinta erga a protagonista il vino rosso, non è su questo nettare che fa leva l'offerta di Rossovino, a Curno, bensì su corposi giropasta e fumanti grigliate di vera carne argentina, che insieme alla pizza sono senz'altro la punta delle offerte più gettonate su Groupon.

Non che il Valcalepio Medolago Albani non fosse buono - e del resto, il calice dichiarato come Negroamaro del Salento, che in carta non c'era neppure, non ci ha convinti - , ma i riflettori sono puntati su ciò che si mette sotto i denti più che su ciò che si versa nei calici.

Il ristorante infatti alletta la marea di clienti senza nascondere il suo target costruito sul censo: menù da 15 e da 20 € per almeno dieci tipi di paste differenti e una tagliata o una grigliata mista, costo che con il deal di Groupon si dimezza.



Sulla linea di partenza, accanto alle bollicine, due empanadas con una sfoglia quasi originale, mentre il ripieno pur sufficiente non arriva alla speziatura giusta e soprattutto - questione di scuola - è fatto con macinato e non tagliato a coltello.

Ma veniamo al famoso giropasta, che io assaggiai già diversi anni fa quando però il locale ancora non aveva virato sulle carni sudamericane ed era votato alle pizze.

Ora, proporre una decina di paste diverse in un'oretta non è impresa da poco, per cui ci può e ci deve stare che almeno la metà non siano da grido, soprattutto considerando i costi.

Il giropasta, del resto, è più un'esperienza di sorpresa partecipata - con le ragazze che girano nella bolgia del locale affollatissimo, munite di saltapasta per versare cucchiaiate di questo e di quello nei piatti - che di degustazione da gourmet, quindi prima di sparare conviene ricordarsi di quanto poco si sia alleggerito il portafogli.

Altrettanto vero che il costo basso non dovrebbe mai giustificare gli errori grossolani.

Far uscire dalla cucina a raffica tutte queste padelle mi fa immaginare un ritmo pazzesco per chi spadella e l'affanno delle cameriere nel tenergli dietro, per cui un po' di stress va messo in conto.

Se ci vai, dunque, misura bene le tue pretese, altrimenti potrebbe capitarti - che so? - che ti propongano un assaggio di pasta al sugo di pesce, che tu ti stupisca nel non vedere il pesce, che magari una cameriera ti faccia scivolare distrattamente una testa di gambero nel piatto, al che tu potresti pensare a voce troppo alta che era meglio senza, e se lei poi dovesse risponderti stizzita e che mi devo mettere a pescare nella padella, adesso? tirando fuori il corpo mozzato del medesimo crostaceo, tu potresti rimanerci un tantinello male.

Quindi, consapevoli che su dieci portate si va su e giù come sull'ottovolante, mi limito a riferire del top e del down di tutte e dieci gli assaggi.


Circa le pappardelle con cervo e funghi ti dico che, a saperlo, avrei chiesto una porzione regolare o abbondante di questa portata rinunciando a tutte le altre.

Pasta cotta perfettamente ma soprattutto di buona qualità - perché le paste NON sono tutte uguali - cervo che non fa primavera ma accetta di esserci in questo sabato nevoso, funghi di autorevole presenza per un sugo che il formato pappardella esalta e riceve a sua volta un olé.


In fondo alla classifica - e mi spiace dirlo perché siamo o non siamo in Lombardia? - ci va questo risotto giallo, ma essenzialmente perché è riso parboiled e proprio non si capisce quale grande facilitazione in cucina abbiano avuto a usarlo.

Tra primo e ultimo, son passate chicche, penne, conchiglie, ziti, conditi con intingoli a volte pannosi e altre volte pomodorosi, in un happening da fiera delle paste, dove alla fine ti diverti pure.

Sappi che puoi anche chiedere di avere prima la carne e poi la pasta, e io ci penserei, perché il giropasta potrebbe portarti a sazietà prima ancora che tu te ne renda conto, rischiando di non gustare l'ottima carne.


Sulla canonica griglietta per tenere in caldo, a sinistra la tagliata, coperta di radicchio e una fetta di taleggio - del quale potrei dirti anche la casa di produzione, perché un filino di carta è scappato all'occhio del prepara-vivande - mentre a destra un pezzo di picanha, due spiedoni e due salamelle - no, queste non sono argentine - si presentano in tutta la loro baldanza.

Cottura e qualità della materia sono di assoluto rispetto, si gusta con gioia, la griglietta è appena tiepida, così la carne non stracuoce, e ti riesce facile rispondere alla camerierona che viene a chiederti se la carne era buona (mentre sulla pasta il sondaggio non è attivo).

L'offerta comprende anche il dolce, è la lista di Rossovino che però non ne comprende poi tanti: o sorbetto - limone o caffè - o al cucchiaio, con tiramisù e panna cotta.


Poiché nell'ultima Groupon Adventures avevo preso la panna cotta, opto per il tiramisù, un dolce che difficilmente non riesce, per prepararne uno che si distingua davvero bisognerebbe usare materie prime d'eccellenza e non ce lo aspettiamo certo da un posto così.

Sicuramente, cospargere il cacao al momento sarebbe un'attenzione di mezzo secondo molto redditizia, perché il cacao inumidito dal frigorifero ci perde sia in estetica che in fragranza, mentre la sostanza, anzi, la sottostanza di crema e biscotti è ovviamente golosa.

Dopo il caffè, si fa fatica a uscire da un locale che pare risucchiare persone su persone - o cercano solo riparo dalla neve? - e al varcare la soglia il palato mentale ne esce col ricordo della buona carne che fa di Rossovino un posto dove peccare carnalmente può dare qualche soddisfazione.

Rossovino Restaurant
via Dalmine 10/A
24035 Curno (BG)
tel. 392 9019136

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