A Capriolo, proprio quando ti viene voglia di incamminarti nel pieno della Franciacorta, c’è un giovanissimo pasticciere che sembra messo lì per indurre in tentazione.
Nicola Cadei è giovane ma dalla solida formazione, perciò nella sua pasticceria Peccati di Gola sa
coniugare le basi e la tecnica della pasticceria tradizionale italiana con uno
sguardo alle tendenze contemporanee.
Non si tratta solo di misurarsi con il cake design o i
macaron, né di stupire innanzitutto la vista divertendosi a riprodurre forme
insolite soprattutto con le creazioni di cioccolato.
Alla raffinatezza estetica infatti si accompagnano procedure
scientifiche basate su conoscenze fisico-chimiche molto avanzate, che gli
permettono di ottenere risultati singolari e appaganti.
Proprio in prossimità della Pasqua il giovane pasticciere
infonde ai due grandi capisaldi di questa tradizione festiva tutto il suo
background e la sua creatività, creando colombe arricchite da ingredienti
preziosi non solo per il gusto ma anche per la performance realizzativa, oppure
forgiando uova di Pasqua che gareggiano con la scultura grazie a processi
produttivi in cui arte e tecnologia si fondono in un tutt’uno virtuoso e
soprattutto gustoso.
Le uova scolpite – è il caso di dirlo – da Nicola prendono
forma da complessi giochi tra la temperatura del cioccolato e le procedure di
lavorazione e colorazione, che permettono per esempio di creare superfici
setose o con texture inconsuete, come quella vellutata che il nostro
pasticciere ottiene spruzzando il colore alimentare sul guscio di cioccolato
portato a meno 30° e ottenendo involucri affascinanti che di per sé
costituiscono la sorpresa, a prescindere da ciò che vi si troverà all’interno.
Ma stiamo comunque parlando di un pasticciere che sa come si
sta in laboratorio, e che possiede il mestiere senza farsi possedere solo dall’estetismo.
L’uovo è preparato quindi con la più classica delle
procedure, ma con gli accorgimenti di una tecnica avanzata, come la lucidatura
e il riscaldamento degli stampi, il cioccolato temperato alla perfezione, fatto
roteare velocemente nello stampo e messo sulla griglia vibrante per far colare
quello in eccesso, e che una volta sformato è più lucido di una carrozzeria
metallizzata, bello anche così, prima ancora di tutte le diavolerie alle quali
Nicola poi si diverte a sottoporlo per il piacere dei suoi affezionati.
L’innovazione e la ricerca non si arrestano nemmeno di
fronte al dolce tradizionale di Pasqua, la colomba, con una ricerca su
ingredienti e impasti che non ha solo ragioni legate al gusto ma che coniuga
motivazioni alchemiche e risultati all’assaggio.
Così questa splendida colomba con caffè e amaretti è
impreziosita dal carafin, zucchero candito e polverizzato, in pratica un
caramello naturale che va a sostituire il saccarosio e intensifica le note
tostate degli altri due ingredienti, per una colomba vigorosa e di personalità.
Come tutti i pasticcieri italiani, Nicola Cadei fa delle
torte semplicemente fantastiche, con la perizia artigianale che
contraddistingue la scuola d’appartenenza e il piacere di riprodurre creazioni
intramontabili, nelle quali gli ingredienti selezionati e le basi della
pasticceria tornano protagonisti, senza paste di zucchero a mascherare.
Torte ripiene, crostate, cheese cake, meringate, e tutta la
pasticceria mignon hanno quella pulizia esecutiva dell’artigiano che ha saputo
evolversi per non lasciare davvero più nulla al caso.
Ognuna delle tentazioni create da Nicola ha dentro il suo
stesso calcolo: sa dove colpire il cliente, sa dove farlo incappare nella
trappola allettante, sa come indurlo a commettere quei Peccati di Gola che lo
stesso cliente in realtà non vede l’ora di commettere.
E se la ride, dietro il pizzetto, con quel lampo negli occhi
di chi sta già pensando al prossimo dolce tranello da tendere a chi passa
davanti alla sua diabolica vetrina.
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