domenica 6 maggio 2012

La cena schietta alla Trattoria Cooperativa

Parte da un Marubbio del 2009 - Bonarda dell'Oltrepò Pavese della Tenuta Scarpa Colombi - la cena schietta alla trattoria Cooperativa, subito sul versante del sapore pieno.

Siamo in località Melotta, appena fuori Soncino, in un piccolo bar-osteria che la gente del posto indica come il luogo di merende estemporanee a base di vino, pane, salame e - quando ci sono - rane e pesciolini fritti.

In questa stagione, la porta settentrionale della provincia di Cremona è in pieno rigoglio e la campagna circostante rende piacevole anche il tragitto per arrivarci.


Salame, dicevamo: se io torno in questo posto è soprattutto per assaggiare questo prodotto locale unico per equilibrio e fragranza.


L'ostessa non si fa pregare e subito esaudisce il mio desiderio con un'abbondante dose, contornata da altri saporiti affettati.

Qui non si viene per l'estetica ma per i fatti: il sapore delle pietanze è la carta vincente in gioco.

Chi cerca prodotti del territorio e tradizione locale, ben eseguita, qui trova senz'altro un felice approdo.

Le lasagne e il ragù ovviamente non mancano mai, ma stasera la fortuna mi sorride.


Sembrano normali casoncelli ma siamo pur sempre in provincia di Cremona: dentro l'involto di pasta c'è una dolcissima zucca bilanciata dall'amaretto e dalla mostarda.

Nel maggio stranamente freddo e piovoso di questi giorni, che somiglia a un qualsiasi febbraio, la sostanza del piatto ha la sua ragion d'essere.

Per chi volesse sperimentare i secondi, le carni alla griglia o gli arrosti sono addirittura ovvi, in questa zona.

Prenotando per tempo, la padrona vi farà trovare anche i pesciolini fritti - pescati - accompagnati da polenta e insalata (qui però il prezzo lieviterà, avvisati).

Non c'è nulla che non sia preparato all'interno delle mura dell'osteria, qui: soprattutto i dolci, complice la sorella della titolare che ha appena creato una delizia.


Tuorli, panna montata e meringa sbriciolata a grana fine - precisa, la signora - per una fettona di meringata soffice e avvolgente che sa esattamente degli ingredienti che contiene, il che di questi tempi può anche apparire miracoloso.

Il conto?

Sebbene il locale non abbia valore estetico, la qualità del cibo c'è tutta, per cui 50 € in due mi sembrano accettabili, ché equivarrebbero a una cena modesta di un qualsiasi altro posto, con magari solo qualche quadro in più alla parete, un cameriere con il papillon e soprattutto piatti più scialbi.

Trattoria Cooperativa
via Melotta 53
26029 Soncino (CR)
0374 85683

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