Il nuovo e strabiliante frigo-vetrina focalizza gli sguardi di tutti gli ospiti, e provoca la più classica delle salivazioni pavloviane che ben prelude a ogni assaggio.
La "gioielleria", come gli stessi Marco e Giorgio Falconi lo chiamano, espone floride sezioni di podolica, marchigiana, maremmana, romagnola e chianina, ovvero le cinque razze autoctone italiane, che all'interno della magica vetrina frollano lentamente per mesi e mesi, sublimandosi in una leccornia unica, irripetibile e introvabile, per cui il significato metaforico della gioielleria non è poi così lontano da quello letterale.

